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FANGHI TERMALI… Oltre la terapia la bellezza   Dott. Francesco Antonaccio

Il nostro corpo e le nostre cellule sono in gran parte costituite da acqua, come la nostra pelle, che ci avvolge e protegge l’organismo interagendo continuamente con l’ambiente esterno.

Conosciamo istintivamente, e da millenni, i grandi benefici ottenibili dal contatto e dall’immersione nelle acque termali. In questi anni poi, si sta diffondendo una cultura legata proprio al “passare le acque”, il termalismo sta vivendo un vero e proprio rilancio che si basa su nuovi concetti: non più solo la cura della patologia, ma sempre di più, prevenzione e trattamento intensivo degli inestetismi cutanei grazie alla sinergia con gli sviluppi e le ricerche nel campo della dermatologia e della moderna cosmetologia che contribuiscono all’elaborazione di programmi di trattamenti integrati scientificamente che sono validi ed efficaci.

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A variate acque termali è stata riconosciuta un azione detergente, antinfiammatoria, decongestionante, antipruriginosa, levigante. Le acque sono utilizzate mediante bagni, nebulizzazioni, docce filiformi e idromassaggi, nel trattamento di numerose malattie cutanee tra cui dermatiti da contatto, dermatite atopica e psoriasi.

In dermatologia i fanghi termali sono molto importanti: applicati come cataplasmi o maschere, durante i soggiorno presso centri benessere termali, possono risultare utili in vari inestetismi tra cui la seborrea, la dermatite seborroica, l’acne e la cellulite.

Il fango termale è composto da acqua minerale (o marina) e da argilla opportunamente miscelate.

In esso sono però presenti anche batteri, alghe e sostanze di varia natura ad azione biostimolante.

Il fango viene applicato sulla cute ad una temperatura molto vicina a quella corporea. Lo strato di fango ha uno spessore, generalmente, di 3 / 4 mm. Il fango cede alla pelle i suoi elementi specifici (acqua, sali minerali, biostimoline).

L’applicazione della maschera o impacco, generalmente ha una durata di circa 20’ durante i quali il fango tende ad essicarsi all’aria. Le argille hanno una forte azione assorbente e con la perdita dell’acqua perdono volume e tendono a contrarsi: si ha così un effetto peeling meccanico, cioè una vera e propria esfoliazione meccanica dello strato corneo superficiale che si traduce in una gradevole sensazione di maggiore levigatezza cutanea.

La maschera viene asportata con acqua termale nebulizzata o con la doccia filiforme.

Nella cellulite, in particolare, sono utili i fanghi freddi, salsobromoiodici e sulfurei, al fine di stimolare il microcircolo e l’attivazione dei meccanismi di termoregolazione che, attraverso l’azione degli ormoni tiroidei, favoriscono la lipolisi; inoltre si sfruttano le proprietà antinfiammatorie e leviganti delle acque e l’incremento degli scambi tessutali con la conseguente azione detossificante. Applicazioni di maschere facciali a base di fango sulfureo hanno azione batteriostatica ed esfoliante e sono molto validi nei trattamenti antiacne e nella seborrea.